di Giovanna Maggiani Chelli* - 6 luglio 2008
Siamo allo scandalo allo stato puro, anni
che lanciamo allarmi contro l’abolizione del “41 bis”, non è importato niente a
nessuno delle stragi del 1993
in questo maledetto Paese le hanno volute tutti
quanti...
Gioacchino Calabro, Signor Magistrato del
Tribunale di Sorveglianza, illustri Legislatori, diede ordine a Giuseppe Ferro
Capo Mandamento di Alcamo di andare a Prato dal cognato Messana, di far
preparare nel suo garage il pulmino imbottino di 300 chili di tritolo per
portalo poi in via dei Georgofili, come fate a dire a giurare in nome del popolo
italiano, con certezza, che:
Non è dimostrata la persistente capacità del detenuto di mantenere tuttora contatti con l’associazione criminale di appartenenza.
Non ci crediamo, Calabrò che per diletto ha quello di massacrare i bambini, lo ha fatto a Pizzolungo e in via dei Georgofili a Firenze e chissà dove altro ancora, e tutti gli altri, mantengono eccome i contatti dal carcere, li mantengono da “41 bis” figuriamoci da carcere normale. E tutto questo lo sapete tutti benissimo.
Perché non si usano gli strumenti in atto per fermare questa deriva, in attesa che un Governo illuminato affronti finalmente il problema del “41 bis” alla mafia?
La mafia impedisce alla grande allo Stato, che le nostre sentenze di causa civile vengano liquidate per intero, perché non vuole e di fatto non esiste, la confisca dei suoi beni mafiosi, la mafia comanda Signori Giudici, Signori Legislatori, ci dimostrino il contrario con tutto ciò che avviene in questo Paese sul fronte della mafia.
Il passaggio da “41 bis” a carcere normale
di Gioacchino Calabrò non la capiremo mai e agiremo come meglio riterremmo
opportuno, anche con la protesta di piazza, se nelle prossime ore non avremmo
chiari segnali che il Governo sta prendendo provvedimenti sul fronte del “41
bis” per i mafiosi rei di strage.
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