Mentre proseguono le adesioni alla lettera-appello
"Mafie no grazie",
promossa da Casa della Legalità - Onlus
DemocraziaLegalità, Associazione
familiari vittime della strage di via dei Georgofili, Salvatore Borsellino e
Gioacchino Basile, per dire no alla grazia a Bruno Contrada ed ogni segno di
cedimento dello Stato nella lotta alle mafie, consideriamo positivo lo
"stop" all'iter della grazia posto dal Quirinale.Al contempo siamo sconcertati
della campagna di "revisionismo" in atto, sul caso Contrada ed in generale sulle
mafie, abilmente orchestrata dall'avvocato Giuseppe Lipera, per cui - stando
alle ultime dichiarazioni in risposta al rigetto dell'istanza per il
differimento della pena da parte del Tribunale di Sorveglianza - la mafia
sarebbe puramente un invenzione di Legge. Di seguito il testo di risposta della
Casa della Legalità a Giuseppe Lipera & C.. Si sottolinea che la decisione
del Tribunale di Sorveglianza, che non considera "incompatibile con la
detenzione carceraria" lo stato di salute di Bruno Contrada, non è un
accanimento bensì è basata sulle risultanze degli esami clinici e dei pareri
medici, eseguiti durante il ricovero ospedaliero disposto proprio dalla
magistratura e che Contrada voleva impedire firmando la dimissione
volontaria. Il testo dell'appello, le adesioni, gli articoli ed approfondimenti
sono disponibili on line a questo indirizzo:
http://www.genovaweb.org/nograzia_contrada.htm
L'Ufficio
di Presidenza