13 marzo 2009
Quanto la famiglia Lo Nigro sia influente ancora oggi nel mandamento di Brancaccio a Palermo, è fin troppo chiaro.
L’arresto di Antonio Lo Nigro cugino di quel tal Cosimo Lo Nigro stragista in via dei Georgofili il 27 Maggio 1993, se da una parte ci fa apprezzare il lavoro delle forze dell’ordine contro la mafia, per un altro verso sollecita in noi la rabbia e l’inquietudine di sempre.
Questo perchè Cosimo Lo Nigro, appartenente pure lui al mandamento di Brancaccio, non è più detenuto a regime di 41 “bis”, infatti è stato trasferito dal Tribunale di Sorveglianza di Torino a carcere normale nel Febbraio 2006.
Viste le parentele mafiose, ancora molto influenti, di cui gode Cosimo Lo Nigro, come potremmo mai credere che colui che fece detonare il pulmino Fiat in via dei Georgofili, accendendo spavaldamente un sigaro, non tenga da un regime di carcere normale contatti pericolosi con la famiglia d’origine e possa quindi curare nel quotidiano, ogni sorta di interessi .
Chiediamo al Ministro della Giustizia, visto che sta nei suoi poteri, di verificare presso le varie Procure se davvero a Cosimo Lo Nigro dovesse essere revocato il “41 bis” e se non sia il caso eventualmente di rivedere la legge sul “41 bis “ai mafiosi stragisti, e indirizzare la norma affinchè il “41 bis” per certi delitti venga meno solo quando il soggetto collabora con la giustizia.
Giovanna Maggiani Chelli
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Associazione Tra I Familiari delle Vittime di Via dei Georgofili
27 maggio 93 - Firenze
www.strageviadeigeorgofili.org
Firenze tel. 3387599556 / 3486408982 La Spezia tel. 3395358986 fax 0187708070
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