12 febbraio 2009
Palermo. Il regista Marco Amenta chiede e ottiene la rimozione da YouTube di un'intervista realizzata da Pino Maniaci di Telejato a Piera Aiello e a don Luigi Ciotti. L'associazione Rita Atria e la redazione di Telejato denunciano la messa in atto di una vera e propria censura.
Il regista Marco Amenta replica duramente che nell'intervista sono state riportate falsità e che intende agire per vie legali. Riportiamo di seguito la lettera aperta scritta da Vita Maria Atria, figlia della testimone di giustizia Piera Aiello e nipote di Rita Atria.
La lettera della nipote di Rita Atria
Mi chiamo Vita Maria Atria e sono la nipote di Rita Atria, Testimone di
giustizia che il 26 luglio 1992, in un estremo atto di resistenza, si è
lanciata dal settimo piano del civico 23 di viale Amelia a Roma. Nel
'92 ero veramente piccola ma nella mia mente i ricordi sono vividi: lo
"zio Paolo" [Paolo Borsellino], la zia Rita, la mamma [la Testimone di
giustizia Piera Aiello] che mi chiedeva di non dire il mio nome, per la
paura e il timore di essere scoperte.
Da quando sono maggiorenne ho continuato a vivere nell'anonimato e non
avevo ritenuto opportuno fare dichiarazioni pubbliche, affidando il mio
impegno e la mia scelta ad un gesto: essere tra i soci fondatori di una
associazione dedicata a mia zia e lavorare dietro le quinte, anche
perché sono una ragazza dalle poche parole e ho preferito finora stare
nell'anonimato per poter vivere una vita tranquilla e "normale", sempre
fino a quando è possibile.
Oggi, mio malgrado, sono costretta ad affidare all'Associazione
Antimafie "Rita Atria" (anche perché non lo posso fare direttamente
vivendo in località segreta) un comunicato per esprimere in maniera
netta e determinata la mia posizione sul film di Marco Amenta dal
titolo "La siciliana ribelle", stanca di leggere sui giornali e sui
siti web che "è rimasto toccato dalla vicenda", stanca di veder
speculare sulla memoria di mia zia, una ragazzina-donna che ha avuto il
coraggio di credere nei propri princìpi e di fare determinate scelte, a
discapito di se stessa, perché credeva che ci potesse essere un mondo
migliore al di fuori del "suo", un mondo onesto, ma a quanto pare si
sbagliava.
Al signor Amenta vorrei dire che se proprio ci tiene a mia zia allora
perché da 12 anni non restituisce materiale privato che in buona fede
gli era stato affidato per la produzione di quel film documentario
("Diario di una siciliana ribelle") che per noi alla fine ha
rappresentato l'ennesima prova del fatto che nella vita interessano
solo le vittime morte, persone che hanno servito lo stato e che ora
finiscono nel dimenticatoio o, nelle migliori delle ipotesi, vengono
ricordate solo per scopi che poco hanno a che fare con il fare memoria
in modo disinteressato.
Nonostante il signor Amenta in presenza di testimoni avesse garantito
che "Diario di una siciliana ribelle" sarebbe stato distribuito
esclusivamente all'estero e nonostante avesse messo per iscritto che
nel materiale filmato contenente immagini private dei miei familiari
avrebbe alterato i visi e, inoltre, avrebbe reso irriconoscibile la
voce e l'immagine di mia madre nell'intervista girata per il film
documentario, non ha messo in atto quanto dichiarato sulla
distribuzione esclusivamente estera, e non ha sufficientemente alterato
visi e voci come sottoscritto. Così facendo ha invece messo in serio
pericolo me e mia madre.
Non mi interessa sapere se la storia di mia zia abbia toccato il signor
Amenta, ma l'amore per una storia, per un impegno civile e morale, si
dimostra con i fatti e non con la ricerca del successo, della gloria,
degli applausi o della fama. Non credo che tutto questo serva a
ricordare mia zia (e soprattutto una trama che è molto lontana
dall'essere la sua storia), ma serva solo per scopi economici e io
questo non lo ritengo opportuno.
Spero che il signor Marco Amenta comprenda e accetti questa mia
decisione, che viene dettata dal mio cuore e dal profondo amore e
rispetto che nutro nei confronti della mia cara zia e della sua scelta.
Appunto, una scelta di resistenza.
Vita Maria Atria
- Docume' sospende distribuzione "Diario di una siciliana ribelle"
- L'intervista di Telejato a Piera Aiello e don Luigi Ciotti: mogulus.com/telejato
- La replica di Marco Amenta al Tg di Telejato: youtube.com/watch?v=jJtWhRIf-_0
- L'intervista di Telejato all'avvocato di Piera Aiello: youtube.com/watch?v=5OnmdWgPkTA
- Il film “La siciliana ribelle”: lasicilianaribelle.it
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