di Aaron Pettinari - 29 gennaio 2009
Reggio Calabria. A partire dal prossimo 30 marzo innanzi ai giudici della seconda sezione del Tribunale di Reggio Calabria avrà inizio il processo che vede imputati, tra gli altri, anche l’ex consigliere regionale Domenico Crea e suo figlio Antonio. Entrambi sono accusati di concorso esterno in associazione mafiosa,
abusi e truffe. In aggiunta Mimmo Crea dovrà rispondere anche di
interposizione fittizia.
La decisione è stata presa qualche giorno
addietro dal gup della distrettuale di Reggio Calabria, Paolo
Ramondino, al termine dell’udienza preliminare del procedimento nato
dall’inchiesta “Onorata Sanità”. Decisione che arriva immediatamente a
seguito della sentenza della Corte d’Appello che ha dichiarato
inammissibile la richiesta di ricusazione del giudice fatta dall’ex
consigliere regionale. L’inchiesta “Onorata Sanità” riguarda presunti
intrecci tra politica e ‘Ndrangheta nella gestione del settore
sanitario, ed è stata condotta dai pm Marco Colamonici a Mario Andrigo.
Altre persone coinvolte nel procedimento e che hanno chiesto il rito
abbreviato sono Alessandro e Giuseppe Marcianò, imputati anche nel
processo per l’omicidio del vice presidente del Consiglio regionale
Francesco Fortugno, Giuseppe Panzera, medico e genero del boss di
Africo Nuovo Giuseppe Morabito, e Leonardo Gangemi, direttore
amministrativo dell’ospedale di Melito. Saranno sentiti nel prossimo
febbraio.