3 novembre 1915 - 3 novembre 2010
Il sindaco di Corleone Bernardino Verro venne assassinato nel pomeriggio del 3 novembre 1915. I killer della mafia lo avevano aspettato in via Tribuna ed erano almeno due: uno nascosto nella stalla Cutrera, l’altro all’angolo con la via Umberto I.
Verro estrasse la rivoltella che teneva sotto l’ascella, provò a sparare, ma l’arma si inceppo. I suoi assassini lo colpirono 14 volte. Gli ultimi 4 colpi furono i colpi di grazia dei killer glieli spararono al capo, mentre era agonizzante per terra. Il 6 novembre 1910 ci fu un attentato da cui era uscito vivo per miracolo. Per anni Verro, accanto ai suoi contadini, si era battuto per migliorare i contratti agrari. Il 30 luglio 1893, al congresso provinciale dei Fasci, svoltosi a Corleone, allora “capitale contadina”, fece approvare i famosi “Patti di Corleone”, che rappresentano il primo esempio di contratto sindacale scritto dell’Italia capita listica. Nei primi del ‘900, con la cooperativa agricola e con le affittanze collettive, era riuscito a togliere tanti feudi e tanto potere ai gabelloti mafiosi. E, nelle elezioni amministrative del giugno 1914, la lista socialista riusci a sbaragliare gli avversari, conquistando la maggioranza assoluta in municipio.
Ma. C.
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