Perché spariscono le “Y”. Una storia che nessuno racconta.
di Giulietto Chiesa - «La Voce delle Voci» - 5 gennaio 2011
Adesso, vi prego, di fare un piccolo esperimento.
Avrete tutti in tasca qualche banconota in euro. Non importa di quale taglio, anche quelli piccoli. Date un’occhiata, sul retro di ogni banconota c’è un numero di serie. Visto? Ebbene, non è solo un numero di serie. E’ una summa enciclopedica della cultura dell’inganno. E della ferocia di quello che lorsignori chiamano il “mercato”, ma che non ha molto a che vedere con il mercato, in cui compratori e venditori sono, in un certo senso, alla pari. Dicevo: numero di serie. Ma non comincia con un numero, bensì con una lettera dell’alfabeto inglese. E qui c’è un primo lucchetto da aprire. Quella lettera sta per un paese, tra quelli che fanno parte, per ora, della “zona euro”. Adesso vi sfido a trovare una sola banconota da 50 euro che cominci con la Y il suo numero di serie. Se la trovate sappiate che è un residuo sfuggito misteriosamente a una spietata caccia all’uomo, pardon alla banconota.
Le altre, quelle già catturate, cioè quasi tutte, stanno racchiuse in un qualche caveau della
banca Centrale Europea. E, se un giorno usciranno, sarà soltanto perché
i greci le hanno riscattate con il loro sangue. Letteralmente.
Infatti quella Y sta per Grecia. Voi direte: e perché mai la Grecia
l’hanno chiamata Y? Risposta. La ragione è la stessa per cui la Germania
l’hanno chiamata X, la Francia sta per U, l’Italia sta per S, l’Austria
sta per N, la Spagna sta per V, il Belgio è Z, la P è Olanda, l’H è la
Slovenia e così via criptando.
L'obiettivo è di impedire al pubblico, cioè a noi, che queste monete
usiamo tutti i giorni, di capire a chi “appartengono” questi soldi.
Appartengono è parola impropria. In ogni caso non appartengono a noi, ma
alle banche centrali dei singoli paesi, le quali a loro volta non
appartengono ai singoli paesi ma alle banche private che ne riempiono i
consigli di amministrazione.
In sostanza queste banconote, con la loro bella lettera criptata,
sono il contributo che ciascun paese ha dato alla moneta comune europea.
Ora si dà il caso che la Grecia è andata in bancarotta. Non ha più un
soldo, è in mutande e deve restituire il prestito del Fondo Monetario
Internazionale e della X, ovvero Germania, a tassi d’interesse
vertiginosi.
Dunque, alla chetichella, cosa fa la Banca Centrale Europea?
Ritira dalla circolazione tutti gli euro di provenienza greca.
L’imperativo è evitare sorprese. Vuoi vedere che il popolo greco, preso
da improvviso raptus, decide di dichiararla lui la bancarotta,
unilateralmente, manda a quel paese il suo governo, capitanato da
quell’agente del “consenso washingtoniano” che si chiama Papandreu, e fa
come l’Argentina, cioè non paga più nessun debito?
Per questo li hanno espropriati in anticipo. Se, per
caso, i greci decidono di andarsene dall’euro, devono trovarsi
all’asciutto. Completamente. Che ripartano da zero, che si arrangino
stampando di nuovo le loro vecchie dracme.
Scopriranno, che vada bene, che la dracma resuscitata varrà meno
della metà della dracma pre-euro. E dovranno fare i salti mortali per
ricominciare daccapo, mentre tutto il mondo li tratterà come dei
reietti.
Ci hanno raccontato un sacco di balle, i media, dicendoci che hanno speso troppo, che hanno troppi dipendenti pubblici.
Doppia bugia, perché la Grecia è ultima in Europa come spesa per stipendi del pubblico impiego. E, in secondo luogo, è davvero perfidia assoluta accusare le famiglie greche di essere andate in rosso. Il fatto è che tutti stiamo consumando troppo!
Perché siamo stati trasformati in consumatori compulsivi, siamo stati
ipnotizzati in massa. E noi europei ancora consumiamo poco.
I veri lobotomizzati sono gli americani e gl’inglesi, entrambi in rosso assai più dei greci. Solo che loro non intendono pagare il conto, mentre ai greci il conto lo stanno facendo pagare bastonandoli.
Avrete notato, tra l’altro, che la stessa operazione la stanno facendo con l’Irlanda.
Che il prestito del FMI non lo voleva. Infatti ha resistito per tre
mesi alle ingiunzioni perentorie. Poi ha ceduto. Si è mai visto una
banca che ti vuole prestare dei soldi a tutti i costi, che ti corre
dietro in strada per darti il suo obolo? Ecco, adesso assistiamo alla
caccia al debitore che non vuole prestiti da parte di potenziali
creditori, apparentemente molto generosi, in realtà usurai della
peggiore specie.
Così, adesso spariranno, anzi stanno già sparendo, le banconote di grosso taglio con la J, che stanno appunto per Irlanda.
Poi spariranno le M, che stanno per Portogallo.
Prima o poi toccherà anche all’Italia. Chi comanda questa sarabanda?
Wall Street comanda.
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Tratto da: megachip.info
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